COLLI

I Conti dei Marsi nell'Historia Normannorum

Ystoire de li Normant di A. Salernitano
Stemma Conti dei Marsi
In questo documento di eccezionale valore storico, il monaco cassinense Amato Salernitano (anche Amatus o Aimé) riferisce delle diatribe all'interno della famiglia comitale dei Conti dei Marsi, qualche anno prima della nascita di Berardo.
Analizzando il testo (che è possibile acquisire integralmente cliccando sull'immagine a sinistra) si possono apprezzare tutte le aporie della realtà del tempo, compresa la ferocia con cui si regolavano i dissensi; come la dinastia controllava gran parte dell'odierno Abruzzo interno e ché abbia dovuto adottare una politica di attento equilibrio tra i due poteri dominanti: Il Papato e i re normanni.
Stemma Conti dei Marsi in un affresco a Napoli
Questa Chronica non è di facile lettura in quanto il traduttore Isidoro adottò criteri filologici piuttosto dubbi nella ricostruzione del testo facendo ricorso ora al volgare, ora al francese dell'epoca: il risultato non è certamente brillante e comunque implica uno sforzo interpretativo del lettore non sempre agevole.
Il Manoscritto, con tutta evidenza eseguito in Italia tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo, ora alla Bibliothéque Royale di Parigi, faceva parte del fondo Mazarino ed in precedenza era stato posseduto da colti ricercatori francesi.
Fonte: BnF.fr/gallica/Bibliothéque nationale de France.

IL RACCONTO DI TRE GIORNI DA INCUBO

Foto 1 - Come si presentava Via Trento
Questa è la cronaca del piccolo dramma che si è svolto a Colli di Monte Bove, dalle ore 18:00 di Giovedì 2 Febbraio a Domenica 5 alle ore 16:00 nel tratto di Via Trento che inizia al numero civico 88 (Arco de N’Dreone) e termina al numero civico 116 (Abitazione di Berardina Emili).
2 FEBBRAIO ORE 17:00. – Sono arrivato a Colli, (avverse previsioni metereologiche per i giorni successivi) con l’intenzione di trasferire mia madre a Roma, che invece con la sua cocciutaggine, è stata irremovibile nel restare nel nostro paese. La neve cadeva sporadicamente ma lo skyline oltre “la Pretella” non prometteva nulla di buono: si intuiva che le precipitazioni erano già massicce.
2 FEBBRAIO ORE 19:00. – Il “Burian” russo iniziava la sua …opera anche a Colli: una neve sottilissima ed asciutta cominciava a cadere intensamente e soprattutto venivano creati enormi cumuli con modalità randomiche.
Foto 2 - Via Trento, lato Ovest
 3 FEBBRAIO ORE 07:00. – Aprendo la porta della mia abitazione si presentava lo spettacolo che si può apprezzare nella foto 3. La neve nel suo punto minimo aveva raggiunto il livello di 1 metro, mediamente era di 120 cm; nei punti accumulata dal vento oltre i 2 metri e mezzo. (Fig. 1 - 2).
Foto 3 - L'uscio della mia abitazione
  3 FEBBRAIO 0RE 11:40 – Sino a quel momento i disagi non erano stati di eccezionale gravità: certo le otto persone che vivevano entro questo tratto di via Trento potevano interloquire solo dalle finestre o dall’uscio di casa, ma le case erano riscaldate e nessuno degli abitanti accusava malori o sintomi influenzali; tuttavia si poteva percepire, larvatamente, l’insorgere di crisi da panico o attacchi claustrofobici. In quel preciso istante, però, la situazione cominciò a precipitare: l’energia elettrica venne a mancare impedendo ai sistemi di riscaldamento di poter funzionare. Per tutto il giorno cullammo la speranza che il distacco dalla rete elettrica fosse temporaneo ma alle prime ombre della sera comprendemmo che il nostro auspicio sarebbe rimasto vano. Ci preparammo a trascorrere una notte al freddo andando molto presto a letto (io e mia madre ci coricammo alle 18:40), con il pensiero che un altro problema di estrema gravità si sarebbe presentato il mattino seguente: la mancanza di acqua potabile.
Foto 4 - L'arrivo dei ...soccorritori
4 FEBBRAIO - La mia abitazione è fornita di un circuito di sussistenza dell’acqua potabile con un’autonomia di 1.200 litri. Ho distribuito alcuni recipienti con il prezioso liquido ai vicini. Le informazioni che pervenivano dalle autorità comunali erano che la turbina aveva avuto un guasto all’altezza del bivio per la stazione ferroviaria e quindi il tecnico Enel non poteva raggiungere la cabina elettrica posta all’ingresso Ovest di Colli e dove lo scatto di un interruttore causava la mancanza di energia elettrica per metà paese. Ipotizzando quindi che la nostra …prigionia poteva durare anche molto a lungo ho chiamato (al telefono e a voce) tutti gli abitanti di questo tratto di via Trento consigliando di riunirci in una sola abitazione (suggerendo quella della signora Valeria che era riscaldata da una stufa a legna tradizionale), di mettere in comune tutte le nostre provviste e ripartirle equamente, compresa l’acqua e di prepararci a trascorrere la notte nelle case dove era in funzione il sistema di riscaldamento . Tutti hanno accolto questo suggerimento con entusiasmo e quindi ci siamo ritrovati insieme a pranzare dalla signora Valeria, a finalmente riscaldarci e, socializzando, ognuno di noi è uscito da quel tunnel psicologico nel quale era entrato nella sua solitudine, pensando costantemente ai più neri presagi, timore sicuramente di ordine inconscio ed irrazionale.
Alle 13:45 avemmo la sorpresa del ritorno dell’energia elettrica e così dopo aver ancora un po’ riso e scherzato siamo ritornati alle nostre abitazioni e, finalmente alle ore 16:00, provenienti dal “Palazzo” un gruppo di giovani di Colli, guidati da Giuseppe Simeoni, arrivarono sino a questo tratto di via Trento aprendo un corridoio che ci metteva di nuovo in contatto con tutta la nostra comunità: (Foto 4)

GLI SLIDES DELLE DUE NEVICATE CHE HANNO COLPITO COLLI 



Una serie di immagini impressionanti delle nevicate di Febbraio a Colli qui
 

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